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Come risolvere l'insulino resistenza

Immagine del redattore: Gianmarco D'AnnaGianmarco D'Anna


Insulino resistenza e composizione corporea

L’insulina è un ormone essenziale per il metabolismo dei carboidrati, prodotto dal pancreas in risposta all’aumento della glicemia. Il suo ruolo principale è facilitare l’ingresso del glucosio nelle cellule, dove verrà utilizzato per la produzione di energia o immagazzinato sotto forma di glicogeno.

Quando si sviluppa insulino resistenza, i recettori cellulari diventano meno sensibili all’azione dell’insulina. È come avere una serratura difettosa che non risponde correttamente alla chiave: il glucosio fatica a entrare nelle cellule e rimane in circolo, causando iperglicemia cronica.

Perché l’insulino resistenza è un problema?

L’insulino resistenza rappresenta una condizione metabolica che predispone a numerose patologie cronico-degenerative. Tra i principali effetti negativi:

  1. Aumento della glicemia: L’incapacità di utilizzare correttamente il glucosio porta a livelli cronicamente elevati di zuccheri nel sangue, favorendo il rischio di diabete di tipo 2 e altre condizioni correlate.

  2. Alterazione della lipolisi: L’insulina ha un effetto inibitorio sulla mobilizzazione dei grassi di deposito. Quando i livelli di insulina sono costantemente elevati, l’organismo fatica a utilizzare i grassi come fonte energetica, ostacolando la perdita di peso.

  3. Impatto sulla crescita muscolare: L’insulina è un ormone anabolico che facilita l’ingresso degli aminoacidi nelle cellule muscolari. In caso di insulino resistenza, anche la sintesi proteica può risultare compromessa, influenzando negativamente l’ipertrofia muscolare e la capacità di recupero post-allenamento.

Come migliorare la sensibilità insulinica

Contrariamente a quanto si pensa, il problema dell’insulino resistenza non è legato esclusivamente all’assunzione di carboidrati, ma piuttosto all’eccesso di grasso corporeo e all’infiammazione sistemica che ne deriva. Ecco le strategie principali per invertire questa condizione:

  1. Riduzione del grasso corporeo

    L’adiposità viscerale è strettamente correlata alla resistenza insulinica, poiché il tessuto adiposo in eccesso rilascia citochine pro-infiammatorie che interferiscono con la segnalazione dell’insulina.

    L’obiettivo principale deve essere il miglioramento della composizione corporea, piuttosto che la semplice riduzione della glicemia.

  2. Impostare un deficit calorico bilanciato


    Il deficit calorico è la chiave per la perdita di grasso corporeo, ma deve essere impostato in modo sostenibile e bilanciato per preservare la massa muscolare.

    Non è necessario eliminare completamente i carboidrati, ma piuttosto distribuirli strategicamente, ad esempio privilegiandone l’assunzione nel post-allenamento, quando la sensibilità insulinica è maggiore e il glucosio può essere più facilmente immagazzinato nei muscoli sotto forma di glicogeno.

  3. Sfruttare meccanismi di assorbimento del glucosio indipendenti dall’insulina

Attività fisica: L’esercizio fisico, in particolare l’allenamento con i pesi e l’attività aerobica, aumenta il trasporto di glucosio nelle cellule muscolari attraverso meccanismi insulino-indipendenti, come l’attivazione della proteina GLUT-4.

Incremento della massa muscolare: Più muscolo significa una maggiore capacità di immagazzinare glicogeno, riducendo il glucosio circolante e migliorando la sensibilità insulinica.

  1. Integrazione: un supporto

L'integrazione può essere un aiuto nella gestione dell’insulino resistenza, ma non deve mai sostituire gli interventi primari su alimentazione e attività fisica. Solo una volta ottimizzati dieta e allenamento ha senso valutare il supporto di integratori specifici, come la berberina o l’acido alfa-lipoico, che possono contribuire a migliorare la sensibilità insulinica. Tuttavia, l’uso di questi strumenti va contestualizzato alla persona e alle sue esigenze, evitando soluzioni generiche o non necessarie.

  1. Tempo e pazienza

Il miglioramento della sensibilità insulinica non avviene in pochi giorni. Spesso sono necessarie più fasi di perdita di peso alternate a periodi di stabilizzazione metabolica.

Un approccio graduale e sostenibile è fondamentale per evitare adattamenti metabolici negativi e garantire un miglioramento a lungo termine della composizione corporea.


Conclusione

L’insulino resistenza non è una condanna irreversibile, ma una condizione su cui si può intervenire con le giuste strategie nutrizionali e di allenamento. La chiave è ridurre il grasso corporeo, sfruttare i meccanismi insulino-indipendenti e adottare un approccio basato su equilibrio e sostenibilità. Con il tempo e la costanza, è possibile ripristinare un metabolismo sano e migliorare significativamente la qualità della vita.

Se vuoi una guida personalizzata per migliorare la tua sensibilità insulinica e ottimizzare la tua composizione corporea, contattami per una cosulenza graturita, ti spiegherò come lavoro e vedremo come posso aiutarti al meglio.


Gianmarco D'Anna

 
 
 

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